Il Corso di laurea magistrale in "Scienze della politica e dei processi decisionali" assicura una ben equilibrata formazione multidisciplinare: politologica, economica, giuridica, storica e sociologica che consente di padroneggiare gli strumenti conoscitivi necessari per interpretare i processi politici, economici e sociali. Il percorso formativo ha quindi come obiettivo la specializzazione nelle discipline delle scienze sociali, specializzazione che consente allo studente di acquisire le conoscenze indispensabili in ordine ai processi di formazione delle decisioni collettive e di funzionamento delle istituzioni pubbliche e private.
Il percorso di studi, tramite anche opzioni tra insegnamenti di uno stesso settore disciplinare, offre una preparazione poliedrica che consente allo studente di cogliere molteplici opportunità.
Innanzitutto il corso di laurea forma laureati in grado di operare quali consulenti politici capaci di fornire assistenza in primis a candidati e partiti, ma anche ad associazioni professionali e sindacali.
Consente poi di affrontare i concorsi per funzionario delle Camere e delle Assemblee regionali, anche attraverso l'ulteriore stadio formativo offerto presso l'Università di Firenze dal Seminario di studi e ricerche parlamentari "Silvano Tosi". Funzionari provvisti di una preparazione multidisciplinare sono richiesti dalla Presidenza del Consiglio, dalla Camera dei deputati, dal Senato della Repubblica, dagli organi rappresentativi delle amministrazioni territoriali, nonché da organizzazioni internazionali.
Lo studente viene preparato, inoltre, per affrontare i concorsi ai livelli più alti nelle amministrazioni statali e locali.
Il corso di laurea apre la strada anche verso figure professionali nuove, in grado di valutare le politiche pubbliche rivolte al mercato e alle imprese; di analizzare i problemi posti dalle politiche di regolazione dell'attività economica e della tutela della concorrenza. In breve, di una figura professionale in grado di "dialogare" sia con il mercato sia con le istituzioni pubbliche.
La richiesta di queste figure professionali proviene sia da centri decisionali pubblici (enti governativi nazionali: amministrazioni pubbliche centrali, regionali e comunali; istituzioni europee e internazionali), sia direttamente dalle grandi aziende private in ragione dell'importanza dei servizi che offrono (le grandi aziende delle "utilities" pubbliche, o dei mercati finanziari) o delle commesse che possono aggiudicarsi (costruzioni di grandi infrastrutture nazionali ed estere), o – più direttamente – del loro ruolo che di fatto hanno sui mercati (necessità di interpretare le politiche pubbliche per le imprese medio grandi o multinazionali).
I RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI SONO:
1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding). Il laureato magistrale in "Scienze della politica e dei processi decisionali" deve possedere una conoscenza avanzata delle metodologie proprie delle scienze sociali e dei relativi linguaggi. Con padronanza sia di metodi che di contenuti sarà in grado di affrontare, da una pluralità di approcci disciplinari, problematiche connesse ai processi politici e sociali. In particolare, lo sforzo congiunto dei diversi insegnamenti di base è quello di preparare gli studenti a fronteggiare i problemi posti da sistemi decisionali complessi. Principalmente mediante esami ed esercitazioni, la preparazione culturale sarà portata a livello di quella mediamente presente nelle più accreditate istituzioni universitarie europee.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding). Il laureato deve essere in grado di analizzare problemi complessi ed organizzare dati ed informazioni in modo razionalmente coerente. La formazione che il Corso di laurea assicura, gli consente sia di avviarsi ad una carriera di ricerca ed insegnamento, sia di sostenere concorsi pubblici di alto profilo (funzionario delle Camere e delle assemblee regionali, carriera dirigenziale nelle amministrazioni pubbliche), sia di lavorare presso istituzioni economiche, che di svolgere attività di consulenza per organi politici o di governo.
3. Autonomia di giudizio (making judgements). Il laureato deve essere in grado di articolare in modo personale ed originale le informazioni che gli consentono di affrontare problemi complessi e di valutare le diverse questioni in modo critico e consapevole. L'autonomia di giudizio sarà sviluppata prima di tutto portando gli studenti a vedere l'insieme delle diverse relazioni (storiche, politiche, sociali economiche) che caratterizzano le decisioni collegiali in istituzioni complesse. Deve essere capace di valutare le implicazioni di un contesto specifico e di analizzare ed elaborare in modo creativo le diverse informazioni per risolvere al meglio le questioni che gli vengono sottoposte.
4. Abilità comunicative (communication skills). Il laureato deve essere capace di argomentare in forma orale e scritta, utilizzando diverse tipologie di linguaggio (politologico, sociologico, economico, giuridico) a seconda del contesto e dell'interlocutore. Deve essere in grado infatti di comunicare idee, problemi e soluzioni, sia a specialisti che a non specialisti. Deve essere capace di "ascolto attivo", di negoziare e lavorare in gruppo, prendendo in considerazione punti di vista molteplici. Deve potersi esprimere con appropriatezza e specificità di linguaggi in almeno una lingua straniera.
5. Capacità di apprendimento (learning skills). Il laureato deve essere capace di sviluppare le proprie attitudini e conoscenze; di acquisire nuove metodologie connesse alle scienze sociali, al fine di poterle utilizzare in molteplici settori, per risolvere problemi nuovi e diversi. La capacità di apprendimento autonoma e di organizzazione indipendente del proprio lavoro saranno ottenute come risultato di un metodo di insegnamento interdisciplinare portato ai livelli della frontiera della ricerca scientifica. In questo modo lo studente padroneggerà le conoscenze scientifiche disponibili, avrà familiarità con le fonti documentali e sarà, quindi, consapevole di quali soluzioni sono disponibili e per quali, invece, deve far ricorso alle proprie capacità di apprendimento. Deve essere in grado di ulteriori ed autonomi apprendimenti anche studiando in ambiente e-learning.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Lo studente che intende iscriversi alla laurea magistrale in Scienze della politica e dei processi decisionali deve aver acquisito negli studi della laurea triennale una preparazione di base adeguata negli ambiti disciplinari storico, politologico, economico-statistico e giuridico che gli consenta di approfondire tematiche inerenti questo corso di laurea. Deve inoltre sapersi esprimere oralmente e per iscritto in lingua inglese. A tal fine, i requisiti richiesti allo studente per accedere a questo corso di laurea magistrale sono i seguenti:
1) aver acquisito almeno 70 cfu tra i seguenti settori scientifico-disciplinari (s.s.d.) (anche uno solo): IUS/01 (Diritto privato), IUS/08 (Diritto costituzionale), IUS/09 (Istituzioni di diritto pubblico), IUS/10 (Diritto amministrativo), IUS/21 (Diritto pubblico comparato), M-STO/04 (Storia contemporanea), SECS-P/01 (Economia politica), SECS-P/02 (Politica economica), SECS-P/03 (Scienza delle finanze), SECS-S/01 (Statistica), SPS/02 (Storia delle dottrine politiche), SPS/04 (Scienza politica), SPS/07 (Sociologia generale), SPS/08 (Sociologia dei processi culturali e comunicativi), SPS/09 (Sociologia dei processi economici e del lavoro), L-LIN/12 (Lingua inglese).
2) aver inoltre acquisito un minimo di cfu per s.s.d. (non importa se già computati per il soddisfacimento del requisito di cui al punto 1): più specificamente lo studente deve aver acquisito almeno 9 cfu nel s.s.d. M-STO/04, almeno 9 cfu nel s.s.d SPS/04, almeno 9 cfu nel s.s.d SECS-P/01 oppure nel s.s.d. SECS-P/02 oppure nel s.s.d. SECS-P/03 oppure nel settore M-GGR/02, almeno 9 cfu nel s.s.d. IUS/09, oppure nel s.s.d. IUS/08 oppure nel s.s.d. IUS/21, almeno 6 cfu nel s.s.d SPS/07, almeno 6 cfu nel s.s.d. L-LIN/12. 3) Per la verifica della preparazione iniziale, aver conseguito il titolo di laurea triennale accedendo alla prova finale con una media ponderata di voto degli esami non inferiore a 26 soddisfa il requisito.
In caso contrario, deve essere sostenuto un colloquio con la Commissione didattica del Corso intesa a valutare che la preparazione del candidato sia adeguata ad affrontare il percorso di studi; nel caso che dal colloquio emergano lacune nella preparazione, la Commissione indica allo studente alcune letture sulle materie base del Corso di studio e lo invita a ripresentarsi, dopo un tempo congruo, per un ulteriore colloquio avente ad oggetto i materiali di studio indicati.
Eventuali carenze formative vanno comunque colmate prima dell'immatricolazione al Corso di laurea magistrale.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
Il corso di studio, come rivisto in seguito dell'adeguamento ai requisiti richiesti dal dm 17/2010, non prevede più un‘articolazione in tre curricula, ma l'offerta formativa è stata costruita nell'ambito di un unico curriculum, come risulta dalla tabella riportata all'art. 18.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
Il tipo prevalente di forma didattica finalizzato ad assicurare la formazione culturale e professionale degli studenti di questo corso di laurea è costituito dalle lezioni frontali. Possono comunque essere previste forme didattiche integrative quali esercitazioni, laboratori, seminari. Non sono invece previste forme di insegnamento a distanza.
I singoli corsi di insegnamento incardinati nel presente corso di laurea attribuiscono non meno di 6 crediti formativi (cfu). Ad ogni cfu di attività didattica corrisponde, di norma, 25 ore di lavoro complessive per lo studente.
I corsi di insegnamento possono essere articolati in moduli ai soli fini dell'eventuale previsione di una verifica di profitto mediante prova intermedia organizzata secondo i criteri che il singolo docente ritiene i più opportuni ai fini didattici. Lo studente può sottoporsi o meno a tali prove. Se lo studente le ha sostenute e superate, la valutazione globale tiene conto dell'esito di queste prove. In caso contrario la valutazione è data dalla sola prova finale.
Le prove intermedie si svolgono di norma in forma scritta. L'esame finale può svolgersi in forma scritta e/o orale ed essere integrato da eventuali altre forme di verifica secondo le esigenze specifiche della disciplina.
Il piano di studi non può prevedere che, per l'accesso alla prova finale (tesi di laurea), sia necessario da parte dello studente aver superato più di 12 esami, tenuto conto in ogni caso che i crediti maturati con attività "a scelta libera dello studente" (DM 270/04, art. 10, comma 5, lettera a) corrispondono ad un solo esame.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
Come previsto dal presente regolamento, art. 4, una parte dei crediti normativi della prova finale, pari a 3 cfu, è conseguita mediante il superamento di una "prova di lingua". Tale prova è tesa ad accertare la conoscenza della lingua inglese e consiste in un test (al computer, o in altra forma) di livello C1.
Lo studente sostiene la prova di lingua al primo o al secondo anno di corso, ma comunque precedentemente alla discussione della prova finale.
Il test può essere eseguito da un lettore di lingua della Scuola o, previa convenzione tra le parti, presso il Centro Linguistico di Ateneo.
Con delibera del Consiglio del Corso di laurea è possibile riconoscere i crediti della prova di lingua a fronte di idonea documentazione attestante un livello di conoscenza di una delle suddette lingue straniere analogo a quello previsto dalla prova.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
A. Verifica delle "abilità informatiche"
La verifica delle "abilità informatiche" è espletata attraverso un test (al computer, o in altra forma) volto all'accertamento della conoscenza di alcuni dei principali programmi di office automation. Con delibera del Consiglio del Corso di laurea è possibile riconoscere i crediti corrispondenti alla verifica delle abilità informatiche a fronte di idonea documentazione attestante un livello di padronanza delle suddette abilità analogo a quello previsto dal test.
B. Verifica dei risultati degli stage
Lo stage è obbligatorio e consiste in una esperienza di inserimento temporaneo, guidato e supervisionato presso aziende, enti pubblici o privati, cooperative, associazioni, centri di ricerca, e quant'altro connesso con il profilo del corso di laurea. Lo stage ha una durata non inferiore a 150 ore (circa 2 mesi a tempo parziale) e, se terminato con valutazione positiva da parte della struttura ospitante e del tutor accademico, fa maturare allo studente 6 cfu nel piano di studi. Lo studente può richiedere di partecipare ad uno degli stage offerti direttamente dal Servizio Stage e tirocini presso il Polo delle Scienze sociali, oppure presentare alla Commissione Stage del corso di laurea un proprio progetto, stabilito di concerto con un tutor accademico e con un responsabile della struttura ospitante. In quest'ultimo caso, assieme alla domanda, lo studente dovrà presentare idonea documentazione attestante la disponibilità da parte della struttura ospitante ed un programma di massima delle mansioni da svolgere. Se la Commissione Stage ritiene adeguato il progetto lo approva, fatta salva la stipula della convenzione tra l'ente ospitante e l'Ateneo secondo l'iter adottato dal Servizio Stage e tirocini del Polo delle Scienze sociali
In ogni caso la verifica dei risultati dello stage segue le procedure previste del Servizio Stage e tirocini istituito presso il Polo delle Scienze sociali.
Con delibera del Consiglio del Corso di laurea è possibile riconoscere i crediti corrispondenti all'attività di stage a fronte di idonea documentazione attestante lo svolgimento di un'esperienza lavorativa coerente con il profilo del corso di laurea e che soddisfi i requisiti minimi previsti per l'attività di stage.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
I crediti maturati con attività formative sostenute durante periodi di studio all'estero, se debitamente certificati, sono riconosciuti secondo le modalità previste dagli specifici accordi internazionali, così come applicati dall'Ufficio Relazioni internazionali della Scuola, e comunque entro i limiti imposti dall'ordinamento e dal presente regolamento didattico.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
La frequenza ai corsi di insegnamento è fortemente consigliata. Le eventuali propedeuticità sono indicate di anno in anno nel Manifesto degli studi.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
Il corso di laurea magistrale prevede la possibilità di immatricolare studenti impegnati contestualmente in altre attività, i quali potranno essere chiamati a conseguire 30 cfu annui. Compatibilmente con le risorse umane e finanziarie disponibili, e in accordo con la Scuola, il corso promuove attività di tutoraggio e di altro tipo destinate a favorire la formazione di tali studenti. Per la regolazione dei diritti e dei doveri degli studenti part-time si rimanda alle norme generali stabilite dall'Università di Firenze.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Lo studente presenta il piano di studi individuale al secondo anno di corso, secondo tempi e modalità stabiliti dalla Scuola, e comunque non oltre 31 dicembre di ogni anno.
Il piano di studi può essere ripresentato negli anni successivi, apportando modifiche al precedente. Ha valore l'ultimo piano approvato.
Il piano di studi è automaticamente approvato se è corrispondente al piano ufficiale degli studi, così come indicato nel Manifesto degli studi. In caso contrario, su proposta della Commissione Didattica, il Consiglio del Corso di laurea o altro organismo da esso delegato delibera la sua eventuale approvazione entro 30 giorni dalla scadenza di presentazione. Nell'ambito dei crediti a scelta libera lo studente può inserire insegnamenti universitari impartiti presso corsi di laurea magistrali della Scuola di Scienze politiche o di altre Scuole dell'Ateneo di Firenze.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Nella prova finale il candidato dovrà mostrare una conoscenza approfondita e una piena maturità di giudizio nei settori che definiscono il profitto formativo scelto, presentando e discutendo davanti a una commissione appositamente nominata una tesi scritta elaborata in modo originale sotto la guida di un relatore che sia stato un docente di una materia presente nel suo piano di studi della laurea magistrale. Lo studente che si laurea entro i due anni normali di corso potrà beneficiare di incentivi individuati con delibera del Consiglio nella valutazione dell'esame finale.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
A. Passaggi dai corsi di studio di laurea magistrale ex D.M. 509/99 al presente corso di studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04.
Per i passaggi dai corsi di studio di laurea magistrale ex D.M. 509/99 al presente corso di studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04 è competente la Commissione Didattica che valuta le singole richieste attenendosi ai seguenti criteri:
1) per ogni settore disciplinare i crediti acquisiti presso altre istituzioni universitarie nazionali e dell'Unione Europea, nonché presso altro corso dell'Università di Firenze, sono riconosciuti nella maniera più ampia, ma comunque nei limiti dei crediti attribuiti dall'ordinamento e dal regolamento didattico del corso di studi, tenuto conto dei vincoli relativi al tipo di attività e agli ambiti disciplinari;
2) ai fini del riconoscimento dei crediti possono essere definite equipollenze fra settori disciplinari affini e fra insegnamenti dello stesso settore disciplinare o di settori disciplinari affini;
3) gli eventuali crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente;
4) nel caso di riconoscimenti parziali di un insegnamento, viene determinato l'ammontare di crediti dell'esame integrativo volto a completare il riconoscimento totale di detto insegnamento.
B. Passaggi da altri corsi di studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04 al presente corso di studio di laurea magistrale
Per i passaggi da altri corsi di studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04 al presente corso di studio di laurea magistrale la stessa Commissione di cui al punto A valuta le singole richieste attenendosi ai seguenti criteri:
1) viene esaminata la carriera di studi dello studente che ha fatto domanda di passaggio, così da determinare il possesso dei requisiti di accesso secondo quanto previsto all'art. 3; in caso positivo, si procede nel modo seguente:
2) per ogni settore disciplinare i crediti acquisiti presso altre istituzioni universitarie nazionali e dell'Unione Europea, nonché presso altro corso dell'Università di Firenze, sono riconosciuti nel rispetto dell'affinità degli esami già sostenuti con quelli previsti dal piano di studi del presente corso di studi, comunque nei limiti dei crediti attribuiti dall'ordinamento e dal regolamento didattico del corso di studi, tenuto conto dei vincoli relativi al tipo di attività e agli ambiti disciplinari;
3) ai fini del riconoscimento dei crediti possono essere definite equipollenze fra settori disciplinari affini e fra insegnamenti dello stesso settore disciplinare o di settori disciplinari affini;
4) gli eventuali crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente;
5) nel caso di riconoscimenti parziali di un insegnamento, viene determinato l'ammontare di crediti dell'esame integrativo volto a completare il riconoscimento totale di detto insegnamento.
C. Passaggi dal corso di studio di laurea magistrale in Scienze della politica e dei processi decisionali ex D.M. 270/04 al presente Corso di studio di laurea magistrale
La Commissione piani di studio di cui al punto A valuta le singole richieste attenendosi ai seguenti criteri: 1) per ogni settore disciplinare i crediti già acquisiti sono riconosciuti nel rispetto dell'affinità degli esami già sostenuti con quelli previsti dal piano di studi del corso di studi, comunque nei limiti dei crediti attribuiti dall'ordinamento e dal regolamento didattico; 2) ai fini del riconoscimento dei crediti possono essere definite equipollenze fra settori disciplinari affini e fra insegnamenti dello stesso settore disciplinare o di settori disciplinari affini; 3) gli eventuali crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente; 4) nel caso di riconoscimenti parziali di un insegnamento, viene determinato l'ammontare di crediti dell'esame integrativo volto a completare il riconoscimento totale di detto insegnamento.
Servizi di tutorato
Il corso di laurea si avvale dei servizi di tutorato messi a disposizione dalla Scuola, dal Polo delle Scienze sociali e dall'Ateneo. In particolare, si avvale dei lettori di lingua della facoltà e dei servizi del Centro linguistico di Ateneo per l'attività di tutorato linguistico. Si avvale del Servizio integrato di Polo per stage e tirocini per l'attività di tutorato su stage e tirocini. Inoltre, al fine di permettere allo studente di programmare al meglio il proprio percorso universitario, a partire dalle procedure d'accesso o di passaggio al corso e fino alle modalità di verifica delle attività formative ulteriori rispetto agli esami, il consiglio del corso di laurea delega un proprio docente a svolgere le funzioni di orientamento in entrata e in itinere. Il delegato all'orientamento fa parte del Centro di orientamento in ingresso e in itinere (certificato qualità ISO-9001 2000) della Scuola. Il delegato all'orientamento è altresì membro della Commissione piani di studio, che ha il compito di aiutare gli studenti nella scelta del curriculum di studi e nella compilazione del loro piano di studi, oltre che nel predisporre il lavoro istruttorio finalizzato alla loro approvazione da parte del Consiglio di corso o da organo da questo delegato.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Le decisioni assunte dal consiglio del corso di laurea sono rese pubbliche con le modalità previste dalle varie norme pertinenti. Le decisioni di competenza delle varie commissioni del corso di laurea e rilevanti per gli studenti sono pubblicizzate sulla guida e sul sito della Scuola.
Valutazione della qualita'
È prevista la rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti come obbligo per tutti i docenti e per tutti gli insegnamenti del corso di studio, secondo le modalità adottate dal Servizio di valutazione della didattica dell'Ateneo. Il Corso di laurea attiva al suo interno un sistema di valutazione della qualità coerente con il modello approvato dagli organi accademici.
Altro
Art. 17 Ambiti Occupazionali
Grazie alla flessibilità di una formazione polivalente, i laureati in questo corso di laurea magistrale potranno esercitare funzioni di responsabilità in organizzazioni pubbliche e private come consulenti ed esperti, esperti di implementazione di politiche inerenti a organizzazioni pubbliche e private; consulenti o esperti per assemblee rappresentative e istituzioni politiche, associazioni pubbliche e private; consulenti o esperti per la strutturazione e la gestione delle politiche pubbliche e dei modelli decisionali. Questo percorso di studi è incentrato sulla formulazione, selezione, attuazione e valutazione delle politiche che riguardano le questioni di interesse pubblico più rilevanti. Il suo scopo è quello di fornire elementi essenziali alla comprensione dell'ambiente in cui si muovono governi e settore privato e delle relazioni tra di essi, formando una figura professionale che assommi competenze tali da contribuire ai processi decisionali delle organizzazioni complesse. Tale figura sarà in grado di predisporre progetti che, per la loro natura, richiedono un approccio complesso, di valutarne l'impatto e monitorarne lo stato di avanzamento.
Gli sbocchi occupazionali previsti dal corso si ricollegano alle figure professionali del gruppo 1 (legislatori, dirigenti, imprenditori) e del gruppo 2 (Professioni intellettuali scientifiche e di elevata specializzazione) secondo la classificazione ISTAT (Nomenclatura delle Unità Professionali):
In particolare per le organizzazioni pubbliche, nazionali e internazionali:
1.1 Membri dei corpi legislativi e di governo, dirigenti amministrativi e giudiziari della pubblica amministrazione e di organizzazioni di interesse nazionale e sovranazionale; 1.1.4.1 – Dirigenti di organizzazioni per la rappresentanza di interessi collettivi (partiti, sindacati, associazioni per la tutela dei consumatori); 1.1.2 – Dirigenti generali, dirigenti superiori, primi dirigenti dell'amministrazione statale ed equiparati;
Per le organizzazioni private e per le grandi aziende:
1.1.4 – Dirigenti di organizzazioni di interesse nazionale e sovranazionale; 1.1.4.2 – Dirigenti di altre associazioni di interesse nazionale o sovranazionale (umanitarie, culturali, scientifiche); 1.2.2 – Direttori di grandi aziende private; 1.2.3 – Direttori dipartimentali in grandi aziende private;
2.5. Specialisti in scienze umane sociali e gestionali. Il laureato è in grado di svolgere attività di gestione e controllo nelle pubbliche amministrazioni. È in grado di svolgere attività di consulente ad operatori politici elettivi e non elettivi. 2.5.1 – Specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie; 2.5.1.1 – Specialisti della gestione e del controllo nella pubblica amministrazione; 2.5.1.1.1 Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione; 2.5.1.1.2. Specialisti del controllo nella Pubblica Amministrazione; 2.5.1.2 – Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private; 2.5.1.3 Specialisti di problemi del personale e dell'organizzazione del lavoro: 2.5.1.5 – Specialisti nei rapporti con il mercato; 2.5.3 – Specialisti in scienze sociali; 2.5.3.1 Specialisti in scienze economiche; 2.5.3.1.1 Specialisti dei sistemi economici; 2.5.3.4.3 Specialisti in scienza politica; 2.5.4.1.4 Redattori di testi tecnici; 2.5.4.2 Giornalisti;
2.6. Specialisti della formazione della ricerca ed assimilati. Il laureato può accedere ai corsi per dottore di ricerca ed intraprendere la carriera universitaria. Può trovare occupazione presso istituti di ricerca pubblici o privati; 2.6.2 Ricercatori e tecnici laureati; 2.6.2.0 Ricercatori, tecnici laureati ed assimilati; 2.6.5.5 Consiglieri dell'orientamento