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Per laurearsi

La tesi di laurea magistrale, specialistica o di vecchio ordinamento quadriennale, rappresenta il momento finale e più qualificante dell'attuale carriera universitaria. Essa costituisce una fase di riflessione autonoma dello studente, nella quale le capacità di ricerca, elaborazione e sintesi sono messe alla prova.

La disciplina nella quale lo studente intende laurearsi deve essere compresa, salvo eccezioni debitamente autorizzate dal Consiglio della Scuola, nell'elenco delle materie del piano di studi approvato: è preferibile che lo studente vi abbia conseguito una buona votazione o, comunque, una votazione superiore alla media dei voti ottenuti; comunque deve trattarsi di disciplina compresa nel piano di studi. Di norma, il relatore deve essere un professore della Scuola. I docenti a contratto possono essere relatori solo se un professore della Scuola garantisce la disponibilità ad assumere la relazione in caso di cessazione del rapporto del docente a contratto con la Scuola.

 

Nella preparazione dell'elaborato finale, il laureando è tenuto a uniformare il formato della tesi alle norme per la stesura della tesi:

  • la lunghezza della tesi - quando non richiesta dalla peculiarità dell'argomento trattato - non è di per sé un merito: se possibile si deve privilegiare la sintesi, limitando la lunghezza a ragionevoli dimensioni. Complessi apparati documentari possono essere segnalati e il testo relativo reso disponibile mediante dischetto allegato. Nella preparazione degli elaborati finali, gli studenti cureranno alcuni aspetti formali diretti, tra l'altro, ad abbassare il costo di produzione;
  • il testo va battuto con interlinea 1,5, carattere 12 Times New Roman (o un altro carattere di impatto grafico equivalente);
  • il foglio deve avere margini di 3 cm. sul lato sinistro e 2 cm. sul lato destro;
  • sul frontespizio deve essere indicata la Scuola, il corso di laurea, la materia, nome e cognome dello studente, il titolo della tesi, l'anno accademico, il relatore (facsimile frontespizio).

Ai fini della votazione finale di laurea, la Segreteria degli Studenti provvede per i laureandi del vecchio ordinamento quadriennale a calcolare la media sulla base della media aritmetica dei voti riportati agli esami: la si ottiene dalla somma dei voti dei singoli esami, divisa per il numero degli esami superati, ancora diviso per tre e poi moltiplicato per undici: in questo modo si ottiene la media riferita a 110. Non sono previsti incrementi alla media per eventuali lodi.

Per i laureandi delle lauree magistrali e specialistiche la media finale, con la quale il laureando si presenta a sostenere la discussione della tesi, è calcolata come media ponderata sui CFU acquisiti nel percorso formativo biennale, aumentata di +0,44 oppure +0,33 oppure +0,22 oppure +0,11 in caso di lode conseguita rispettivamente in esami di 12, 9, 6 o 3 CFU. Eventuali esami sostenuti per colmare debiti formativi non sono conteggiati ai fini del calcolo della media finale. La Commissione di laurea esprime una valutazione finale nella quale si tiene conto del valore dell'elaborato e della brillantezza della discussione del laureando. L'aumento rispetto alla media non può, in genere, superare i sei punti. Studenti la cui tesi è stata valutata di eccellenza possono ottenere un aumento fino a 10 punti (non possono aggiungersi ad essi i due punti premianti ottenuti nel caso in cui lo studente si laurei in corso, vedi sotto).

La commissione di tesi a sua indiscussa discrezionalità, può proporre di ampliare di due punti l'ampiezza del range del punteggio finale da assegnare agli elaborati in discussione per premiarne la qualità in caso di studenti che si laureino in corso con una media almeno pari al 26/30, ovvero a 95,33/110.

 

In casi di particolare demerito, la commissione può valutare l'esame confermando o riducendo la media finale.  D'altra parte, in casi particolarmente meritevoli la commissione può assegnare la lode.

 

Per le tesi magistrali, specialistiche e di vecchio ordinamento quadriennale è possibile chiedere la qualifica di tesi di eccellenza (modulo richiesta tesi di eccellenza). In questo caso il relatore deve indicare almeno tre mesi prima della discussione i due correlatori che lo affiancheranno nella revisione del lavoro. Il laureando deve presentare gli elaborati in via di perfezionamento a tutti e tre i docenti fino alla redazione finale della tesi. Qualora il giudizio finale dei tre docenti sia concorde nell'esprimere una valutazione di eccellenza, in sede di discussione la commissione può superare la soglia dei sei punti fino ad arrivare ad un massimo di dieci punti. Qualora il laureando arrivi alla discussione con la media del 99 può, a giudizio della Commissione, raggiungere il punteggio massimo. Il termine di tre mesi è perentorio. Segnalazioni di tesi di eccellenza oltre tale termine comportano lo slittamento della discussione della tesi alla sessione successiva. Lo studente, insieme al relatore, può dunque valutare se richiedere o meno la qualifica di tesi di eccellenza.

La commissione è composta da almeno 7 docenti, togati.

Si ricorda che presentare tesi copiate o procurate da altri costituisce reato (legge 475/1925 ancora in vigore). 

 

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ULTIMO AGGIORNAMENTO

30.09.2022

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